Quale turismo per Ostuni
"Quale Turismo per Ostuni e per il Territorio circostante", il tema al centro dell' incontro organizzato da Unitre-Ostuni nell'Auditorium del Liceo Scientifico, venerdì 23 febbraio. Il prof. Mario Pecere, vicepresidente Unitre, ha presentato i relatori Oronzo Martucci, Giuseppe Pagliara e Enzo Iaia. E' una storia lunga e importante, quella del turismo ad Ostuni e del suo notevole sviluppo, ha dichiarato Giuseppe Pagliara, amministratore delegato della Nicolaus Tour, rispondendo ad una domanda di Oronzo Martucci, del Nuovo Quotidiano di Puglia.Dal Camping del Pilone a Rosa Marina e Valtur ad oggi, molta strada è stata fatta. Sono trascorsi sessanta anni, Ostuni è una delle mete preferite in Puglia e in Italia. Sono cresciuti gli arrivi e le presenze, grande la ricchezza prodotta. La stagione turistica si è allargata da aprile ad ottobre; ora è importante governare il settore e qualificarlo. Contenere l'impatto del flusso turistico sul territorio e sui residenti, promuovere una ospitalità che valorizzi e salvaguardi identità, bellezza e tipicità dei luoghi. Serve una classe imprenditoriale capace di gestire il presente, guardando al futuro, risolvendo criticità e problemi del settore; e una Amministrazione politica attenta e responsabile nel qualificare i servizi pubblici di accoglienza e nel governare lo sviluppo turistico con strumenti urbanistici, sociali e culturali adeguati. Enzo Iaia, Imprenditore agrituristico, già Presidente del GAL (Gruppo d'Azione Locale) Alto Salento, ha evidenziato la necessità di uno sviluppo integrato fra turismo e agricoltura. In questo modo si valorizzano i prodotti locali dall' Olio DOP Collina di Brindisi ai Vini DOC Bianco Ostuni e Ottavianello e si avvicinano i turisti alla storia del territorio e alle sue bellezze paesaggistiche dalla Collina al Mare. E' importante difendere l'ambiente e rendere sostenibile il flusso turistico. Nel dibattito sono intervenuti Laura Roma per la CGIL, Matteo Tanzarella per la UIL, Beniamino Farina, Fernando Rizzello e Antonio Cerasino. I rappresentanti sindacali hanno sottolineato che lo sviluppo di un turismo sostenibile e di qualità si realizza con la formazione e la qualificazione dei lavoratori del settore, la lotta al lavoro nero e ai bassi salari. Un incontro interessante, un settore che negli ultimi anni ha avuto un incremento notevole di presenze che non emergono dai dati ufficiali Istat che per il 2023 registrano 144.330 arrivi e 517.871 presenze. Molte case vacanza operano senza dichiarazioni, sulle piattaforme digitali se ne contano più di tremila. E' compito urgente delle istituzioni pubbliche portare il settore sotto controllo. Il danno prodotto è pesante e grave: concorrenza sleale con gli operatori che rispettano le regole, aumento dei costi dei servizi pubblici che ricadono su tutti i cittadini e settore edilizio (fitti e costo case) fuori controllo. Dare futuro al settore turistico e garantire coesione sociale alla comunità, significa superare queste contraddizioni e governare i problemi relativi.